Secondo capitolo della trilogia Passato, presente e futuro. Un agghiacciante delitto scuote un’altra volta la quiete di Brughiera Seprio.
Un ospite indesiderato coinvolge Gianni Rej, ormai scrittore di discreto successo, in una nuova indagine tra gli abitanti del paesotto lombardo.
Anonimi condomini, villette a schiera e cascine svelano mondi diversi: i salottini delle interminabili discussioni di vecchi comunisti e le cantine sovraffollate di sempre nuovi immigrati; la stanza delle storie incantate di Alcina e la cucina dai mille profumi del maresciallo Uccellatore.
Internet come il Grande Fratello? No, il vero potere occulto è più vicini di quanto si pensi.
In copertina: Galaverna in Via Gaggio, foto di Giuseppe Carraro (2012)
In anteprima
Avviso per il lettore di Libero Abdellah Morveti
Ho avuto il piacere di leggere in anteprima Dentro casa e appena fuori. L’autore ha avuto la gentilezza e l’incoscienza di chiederemi una presentazione. A pretendere spazio e a chiedere la parola, però, è stato il Sindaco di Brughiera Seprio in rappresentanza dei tanti personaggi così intensamente animati da Laino e che, in gran parte, sono gli stessi del suo precedente romanzo.
Giuseppe (Bepi) Veniserio esiste in Dove son nato non lo so. E non solo lì.
A, quanti Giuseppe Veniserio si incontrano anche fuori dai libri! Almeno uno per ognuna delle altrettanto numerose Brughiera Seprio esistenti nelle nostre super sfruttate lande. Perché se le vicende trattate dai romanzi di Laino sono, come ovvio, localizzate in un luogo ben precisato, i personaggi e le problematiche riguardano un pezzo ben più vasto di umanità.
Penso, comunque, che Giuseppe Veniserio non mi sia molto simpatico. Del resto, sono convinto che neppure io lo sia a lui.
L’educazione, a questo punto, vorrebbe che mi presentassi. Il problema è, però, che non so come farlo: dentro casa mi chiamano in un modo, appena fuori è già tutto diverso.
Capita che, in un tragitto a piedi di due chilometri, ad esempio percorrendo la splendida e ancora viva via Gaggio, mi si chiami in tanti modi diversi: C’è chi usa una sola sillaba del nome, c’è chi a quella sillaba aggiunge una ipsilon, c’è chi invece raddoppia bellamente una consonante o chi invece usa solo il cognome.
Poi capita addirittura chi mi chiama con un nome totalmente nuovo, in un alfabeto diverso, dall’andamento opposto a quello che sto usando ora.
Per ognuno di quei richiami, io mi volto sempre.
Per ognuno di quei nomi c’è un incontro, una storia, un momento di vita condivisa, che contribuisce a formare il mio presente e che adesso sta dettando i movimenti delle mie dita sulla tastiera.
In questo virtuoso e inevitabile processo di meticciato si inserisce il romanzo di Laino. Ma ho già detto troppo.
E’ tempo di scoprire la storia e i personaggi di Dentro casa e appena fuori.
Un caro augurio di buona lettura e di virtuosa contaminazione.
Libero Abdellah Morveti